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EYELESS

 




Eyeless 


STORIA DEL PERSONAGGIO

Una serata impegnativa alla Taverna del Drago. Dai cori, gli schiamazzi e i brindisi ricorrenti l'uomo nerboruto, appena entrato pensò che si stesse celebrando qualcosa. Lo chiamavano Eyeless, mancava di un occhio. Conosceva la fama del posto, per questo vi si era recato. I suoi compagni di mare, i corsari, parlavano sempre della Taverna di Castel Grosten, quella del Drago. Ne avevano rispetto. "Quel Taverniere!..." gli dicevano durante le scorrerie tra i gelidi mari delle isole di ferro e le lande ghiacciate, "...ti accoglierà a mani aperte, sta radunando un' accozzaglia di gente che ha dell'incredibile! Mai incontrata tanta marmaglia così diversa, Re Borg avrà da sudare per tirarti fuori di lì se mai ti accogliessero. Son dei tipi tosti! Quel taverniere poi... Dicono che neanche Ala di Morte possa toccarlo!".

Eyeless era ancora là, fermo sull'ingresso si massaggiava l'orbita vuota, lo faceva sempre quando era pensieroso."Ehi tù, togliti dall'ingresso e chiudi l'uscio! Che cazz o di freddo non lo senti? Vieni qui scaldati al mio bancone!"

"Quello deve essere il Taverniere" pensò. Si avvicinò e ordinò da bere, il Taverniere continuava a fissarlo nell'occhio, lo sguardo era penetrante, celava un intero universo, quello non era un locandiere qualsiasi, la sola presenza era imponente, non ammetteva stronzate. Eyeless sostenne lo sguardo ma il silenzio stava diventando imbarazzante così lo spezzò ammettendo "Sono stanco e incazzato. Ho bisogno di un posto dove fermarmi per un po'. Mi hanno detto che qui si può riordinare le idee, rimettersi in forze e... ricominciare...". "Ahhahah... dritto al punto...Ma certo Sig. Guercio, benvenuto nel paese dei Balocchi! Ahahahah. Qui si può fare e ottenere di tutto..." "...ma niente è gratis! Chi cavolo sei?" completò, in maniera greve.

"Solo un ramingo..." rispose sospirando "...cresciuto per le strade pisciose di Thule...una vita di contrabbando. Quei cavalieri del Nord! Puah" sputò in terra, "pensano solo ai loro giochi di potere, guerra e razzie... Ma quando tornano cosa rimane per i loro sudditi?! La miseria, gli stenti e la beffa di ulteriori gabelli per finanziare altre guerre!!" Si scolò mezzo boccale. "Ho solo cercato di riequilibrare le cose lassù ma quello che portavo io, sottobanco a quei poveracci, non ingrassava lo Jarl!" La birra gocciolava dalla sua barba folta, rossiccia, si asciugò con una manica lurida di unto, pece e salsedine. Il Taverniere non proferì parola, punto il dito verso terra come a dire "a quello sputo in terra poni rimedio immediatamente", servì alcune persone assetate e sbraitò qualcosa ad una certa Susanna indicando il tavolo più rumoroso della sala. Tornò dal guercio "Sei lontano da Thule, qui i tuoi cavalieri non passano mai, che cosa ci fai qui?

-"Avrete sentito dei roghi di Thule? La carestia ha fatto impazzire un popolo già all'orlo della disperazione, le promesse di Asgard non lo ha più convinto. Hanno bruciato mezza città, sopratutto templi e palazzi, sacerdoti e signori. Ci è rimasto carbonizzato anche il fratello di Jarl Börg, quel fetente"

-"E secondo voi? Arrivate le truppe dello Jarl, come sarà andata a finire? Sangue e Menzogne!! Dannati siano i Re! Hanno trovato i capri espiatori! Ci hanno catturato. Me ed altri compagni, quelli più scomodi in città. Ci hanno additato come eretici, infedeli. Avete bruciato i sacri templi! Gli Dei sono in collera! chiedono il vostro sacrificio di sangue! L'ordine si ristabilirà, la carestia avrà fine!... che fiume di assurdità!"

"Volevano che parlassi, altri nomi tra i contrabbandieri... Il mio occhio, l'ho sentito sfrigolare mentre ero sui ceppi. Cani!... pavidi! forti solo quando in branco... e del tutto impreparati quando con un braccio ho divelto i ceppi e ci ho sfondato il cranio del mio aguzzino. Gli altri sono scappati a chiedere rinforzi. Ma in quella città mezza distrutta solo persone come me abituate a muoversi tra ombre e fogne riescono a muoversi agevolmente. Sono fuggito.

Per gli Dei! Se ci sono han permesso un gran casino.

Mi sono rifugiato in mare con amici pirati per un po' di tempo, siamo diventati una spina nel fianco per lo Jarl."

Eyeless prese un foglio stropicciato e scolorito da una tasca, lo dispiegò, era disegnato un volto truce con una benda su un occhio. Lo appoggio sopra una candela del bancone, mentre bruciava si potè leggere brevemente un testo: Ricercato "Eyeless the Godless" eretico, pirata, responsabile dei roghi di Thule.