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IL DIARIO DI BROM - LA CACCIA

 




Valle smeraldo

8 GENNAIO

scritto da: 

"il generale Brom, primo cacciatore"


È una notte gelida.

Io e dng Master, il miglior oste di valle smeraldo, partiamo per una partita di caccia, sulle tracce di qualche belva per sfamare i nuovi e vecchi ospiti della Taverna.

Il giorno prima, assieme a lyzan, ci siamo imbattuti in un orso enorme, e non senza poche difficoltà, ma io, il buon vecchio Brom e la giovane cercatrice siamo riusciti a portare la pellaccia dell'orso a casa. Ingolositi da una nuova preda e in preda all'eccitazione, master prepara le vivande e si mette in viaggio al mio fianco. Percorriamo chilometri e chilometri in direzione delle montagne innevate e il freddo diventa sempre più penetrante nelle ossa.

Niente, nemmeno l'ombra ne l impronta di qualche stupido animaletto che possa lontanamente sfamare tutta la gentaglia rimasta alla taverna. "Master, forza, non possiamo fermarci adesso, non senza aver trovato quello che stiamo cercando".. Stremato dal freddo Master annuisce, e io inizio a pensare di aver fatto un buco nell'acqua, ma da buon cacciatore so che non bisogna mai demordere.. All'improvviso Master si ferma e rimane immobile.. "SMETTILA PAPPAMOLLA, fammi vedere che sei un uomo vero", master non risponde.. Era immobile, una pietra, come se medusa avesse appena scagliato la sua maledizione su di lui.. Poi dopo alcuni secondi, sbarrando gli occhi esclama "per la barba di Thor, Brom dobbiamo andare in quella direzione.. La pozione che mi hai dato.. Riesco a vedere una tana, qualche kilometro più a nord, sembra esserci qualcuno".. Senza esitare un istante ci dirigiamo in quella che per Master sembra essere una possibile preda rinchiusa nella sua tana.. "Seguimi beota" ora é Master ad aver preso fiducia, come se il gelo non potesse più scalfire la sua anima, "in meno di 2 ore avremo nel sacco un bel po' di carne fresca per i nostri ospiti". Passò circa un oretta e poi ci fermammo a riprendere energie assaporando un po' di zuppa di calamaro gigante portata dalla taverna e rilassando le gambe stremate dall'infinita camminata. "Alla nostra prima missione Master, speriamo di non dover ricorrere ancora al mio destro magico, eheh".. Ma master sembrava sereno.. "forza rimettiamoci in viaggio esclamò" e dopo alcuni secondi era già avanti a me di una decina di metri. Chissà che cosa avrà visto.. Avevo provato a chiederglielo ma non era sicuro della risposta.. Quindi lo seguii e basta..

"Brom, fai silenzio, siamo arrivati" mi dice. "dovrebbe essere proprio qua, al di là queste rocce".. "Da avventuriero e cacciatore ben addestrato non saranno mica due sassolini a fermarmi amico mio" .. Eppure queste orme non sono tanto riconoscibili.. Non feci in tempo a dire nulla che una ventata di alito caldo mi sbuffò dietro la schiena. Non avevo il coraggio di voltarmi. E Master era stranamente più silenzioso del solito. Il tempo di voltare il collo e.. PER TUTTI GLI DEI! Due narici nere, grosse più un palmo di uomo di media taglia ciascuna, sovrastate da squame color verde smeraldo. Due occhi enormi, neri, anche loro con un iride dalle mille sfumature verdi mi stavano fissando. E ora che cosa faccio?? Master? Aiutami pensavo. Ma ero muto. Non avevo la forza di fare nulla. L unica mia speranza era Master in quel momento. Perché il drago stava spalancano le sue fauci enormi su di me. Riuscii a sentire un urlo di battaglia e vidi l intrepido oste fendere la sua spada sulla coda del l'imponente drago. Nemmeno il tempo di voltarsi che io mi lancia giù dalla roccia, rotolando più volte al suolo e insaccandomi una spalla.. "SCAPPA MASTER". "MAI ESCLAMÒ" E inizio ad attaccare il drago con una ferocia ed una velocità inaudita. Rimasi sbigottito, senza fiatare fino a che il drago sembrò indietreggiare sotto gli imperterriti colpi di Master. Mai nella vita pensavo di poter vedere un uomo in grado di combattere in quel modo. "Andiamo Brom, mi disse" sento che qualcosa stia per accadere. Nemmeno il tempo di dirlo che il drago emise un lamento così forte che i timpani sembravano esplodere e l'aria sembrava cambiare forma davanti a noi. "Oh, no! Questo non è un lamento. Sembra un richiamo ".. E fu così che ora, davvero in preda all'adrenalina e al panico, iniziamo la grande fuga verso la taverna.. Io con un braccio a pezzi, Master incredibilmente in una forma che farebbe invidia ad una giovane gazzella che riesce a sfuggire al suo inseguitore.. "Brom, tieni duro, vedrai che se raggiungiamo la taverna, saranno tutti pronti a darci aiuto".. E mentre correvamo a perdifiato sentimmo un secondo stridio. E se il primo sembrava distorcere l aria attorno a noi, questo mi fece addirittura cadere a terra . La neve sugli alberi si scrollò nel contempo, e Master perse una delle sue lame sepolte nella neve.

"La mia LAMA!"

Era un urlo disperato. Si gettò nella neve e iniziò a cercare rovistando a carponi con le mani e le ginocchia che si congelavano con il tempo che scorreva imperterrito.

"Master sbrigati, stanno arrivando" dissi, "questa volta non saremo così fortunati".

Sembrava in preda al panico, come una madre che vede sparire il proprio figlio all'improvviso. Gli occhi colmi di rabbia. L'espressione era cupa, come mai nessuno l'aveva visto prima .

"Tornerò a prenderti te lo prometto" disse, come se la LAMA potesse rispondergli.

Poi mi guardò e mi fece cenno di aggrapparmi forte al suo braccio.

Sentii solo bisbigliare qualche parola in elfico antico e poi più il nulla.

"Torniamo a casa Brom"

Aprii gli occhi.. Sembravano passate settimane, forse mesi. Non lo sapevo. Mi alzai dal mio letto e corsi verso lo specchio. La barba folta e ispida di un colore nero che ricorda il carbone raccolto dai minatori nelle profondità della terra. Potevo muovere il braccio, ero guarito. Ma che diavolo era successo? Mi sciacquai il volto con l acqua gelida e iniziai a sentire un gran frastuono fuori dalla mia stanza. "Maledetti babbei, nemmeno il tempo di riprendermi che sono pronti a fare casino ". Aprii la porta della camera e rimasi perplesso. La taverna era vuota. Le grida provenivano dall'esterno. Proprio in quel momento rientrò dagomar. "Brom, non vorrei metterti fretta ma siamo sotto attacco. Forse non ricordi perché dormi da giorni ma siamo alle prese con un drago la fuori, una mano ci farebbe comodo". La stanchezza della battaglia lo aveva innervosito. Si sedette sulla sedia ansimando.. "dannazione, questa magia mi prosciuga sempre di più, é un tipo tosto quel lucertolone, ma lo a batteremo".

Il drago?? Avevo dormito troppo. Era arrivato fin qui. Il momento di aiutare i miei Compagni era giunto. Tempo zero tornai in camera, infilai calzari, armatura e presi le due spade che erano appese sulla parete affianco al vecchio armadio in legno di noce. Un grande balzo mi portò diritto verso l uscita della Taverna dove tutti stavano fronteggiando il nemico. Non mancava nessuno, ognuno era pronto a difendere ed attaccare come una macchina perfetta. Il drago era quasi atterrato, con poche forze rimanenti. Dng Master mi fissò dritto negli occhi come nulla fosse successo: "Brom sto per lanciare un ultimo incantesimo che lo indebolirà del tutto, tieniti pronto, voglio che sia tu a finirlo". Non esitai un istante e feci un cenno d'intesa col capo. Sentii Master iniziare l incantesimo e partii all'attacco. Una breve rincorsa, un salto epico, un fendente veloce e netto dietro la nuca. Si accasciò al suolo esalando il suo ultimo respiro.

Alzai la spada al cielo.

"PER LA TAVERNA e per TUTTI VOI COMPAGNI DI AVVENTURE".

"DA oggi avremo una nuova latrina, andiamo a festeggiare" furono le ultime parole di quello scontro.