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"Il Krotel" Miti&Leggende dei mari

 





Ero in barca, sul mio mercantile da pesca. Eravamo partiti di tutto punto prima del sorgere del sole, come era solito fare. Tanto non avrebbe certamente scaldato le acque dei mari glaciali dei territori settentrionali, e da buoni Nordici non ci importava granché. Il vento sbuffava gonfiando le vele, ma le acque erano placide. I marinai svolgevano il loro lavoro preparando le reti. Entro il fine settimana avremo avuto tanto di quel pesce da vendere ai mercati di Valle Smeraldo da poterci godere il caldo dei focolari nelle nostre case, al riparo fra le cosce delle nostre donne.

Ancor prima dell'alba la vedetta chiamò la nostra attenzione: <Capitano, c'è uno strano movimento nell'acqua!> L'euforia trasalì immediatamente. <Deve essere qualcosa di grosso!!>

Pensai subito a una balena <Germy all'arpione!!! Preparate le lance, la caccia si fa grossa!!!>

Tutti si misero in moto, come quei macchinari ben oleati che rotaeno tramite cinghie e puleggie.

Poi...

Un ombra, della quale non potrei nemmeno descriverne la dimensione, apparve appena sotto il filo dell'acqua di fronte a noi. Era comunque molto più grande di una balena, anche di dieci messe assieme!

<Capitano!!! Non credo sia una...>

Non terminò la frase. La nave fu scossa con tale violenza che ci dovemmo aggrappare alla prima cosa che capitò a mano per non essere catapultati fuori. E non tutti furono fortunati.

<È il Krotel!!!!>

Si diceva fra i marinai, nei vari bordelli lungo i porti e nei mercati delle città marittime, che il Krotel fosse un enorme bestia che abitava gli oceani del Nord. Creato dagli Dei del Vento e del Mare, per proteggere non so cosa dai viaggiatori, si cibava delle balene e degli enormi cefali delle profondità. Fatto sta che molte navi che s'avventuravano nei territori oltre confine eran state date per disperse, si diceva fosse in grado di dostruggerle con i suoi possenti tentacoli!. Ma... mai si era parlato del Krotel nelle correnti lungo la costa dei nostri territori!!!

Fatto sta che davanti a noi avevamo qualcosa di sensazionale...

Esattamente non so spiegarvi cosa successe in seguito. La presa sul poggiamano la persi e sbattei la testa. Da quel momento tutto si spense...

Al risveglio ci ritrovammo, vivi, grazie agli Dei, in una landa a noi sconosciuta. Era una spiaggia, deserta...

<Dove siamo Capitano!?>

E chi sapeva cosa rispondere!?

Girovagammo... per giorni, nutrendoci di piante grasse, ricche fonti di acqua, finché non trovammo una città nascosta nel nulla dalla polvere.

Parlammo con le genti del posto, tali Felix, simili più a gatti che a uomini... Non so come, ma eravamo finiti nei territori meridionali del Deserto Selvaggio...

Voi che vi avventurate nell'oceano, non fate il nostro stesso errore... Quanti anni impiegammo per tornare a casa...


Diario del capitano R.Crusoe...