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"La pioggia di sangue" Miti&Leggende dei mari

 



V'era una Dea un tempo, graziosa, allegra, giovine e festosa. Saltellava di nube in nube, in quel giardino celeste che era la sua alcova. Osservava gli angeli, forti, possenti, volare di stella in stella e donar vita ad ogni pianeta del firmamento. Avrebbe fatto di tutto per esser come loro, per poter fare ciò che facevano loro.

La giovine, che di nome faceva Terra, vestiva solo della sua grazia, ed ogni angelo, quando il suo frutto fu maturo e tanto rigoglioso da esser invitante, le si presentò per proporsi in matrimonio.

Spaesata li mirava nella loro grazia, e fra essi del rampollo Sole s'innamorò.

Universo, però, padre della giovincella, la promise in sposa a Notte, il Principe delle Lune e delle Stelle, i gioielli della galassia che lui tanto adorava.

Non v'era altra scelta per Terra, non poteva contrariare il genitore, così a malincuore dovette accettare. Avrebbe rinunciato all'allegria, alla festività, alla graziosità e perfino alla giovinezza, ma avrebbe raggiunto il suo scopo, quello di donare la vita.

Così Notte la ammantò con le sue ali scure, ma, mentre la possedeva, la ragazza non poté non ammirare il suo amato Sole sorgere all'alba.

Pianse lacrime incontrollate, lacrime dello stesso colore della sua verginità infranta, le quali si riversarono sul mondo al dì sotto, il mondo degli Uomini.

In seguito partorì, e finalmente recuperò parte di quella gaiezza perduta. Aveva raggiunto il suo scopo, generando il figlio del signore delle tenebre, il Male.


Si dice, fra gli uomini di mare, che se mai si dovesse sottostare al suo pianto carminio, tale evento significherebbe solamente una cosa: vi trovereste di fronte al figliolo della cara fanciulla. Quindi, che siate vecchi lupi di mare o giovani mozzi, ascoltate le mie parole: pregate, pregate tutti gli Dei che abitano là sopra, pregate il Sole affinché illumini il vostro passaggio, e supplicatelo di salvarvi dalle tenebre del Male...