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LA STORIA DI KALAT 2.0

I PRIMI PASSI

La stagione estiva è ormai alle porte, cosa di cui sono tutti consapevoli grazie al torrido caldo che regna nell'orfanotrofio. La direttrice Lucy ha un idea. Decide di organizzare una giornata al mare con tutti i bambini, con l'infermiera Mindy e la custode Lorga.
La direttrice grazie all'aiuto dei suoi assistenti chiama la mandria a raccolta per dare la lieta novella. Il che suscita curiosità nei più giovani che non avevano avuto molte occasioni per vederlo e nei veterani che si facevano beffe di quei poveretti che prendevano dalle loro labbra.
- Il mare? Il mare è il mare. Che domanda stupida. Acqua fino a dove gli occhi non possono arrivare che ti viene incontro formando una schiuma bianca -
- Sai cos'è quella schiuma in realtà? - disse un altro dei più grandi - Sono pesci, pesci che quando muoiono si trasformano in schiuma. -
- non ci credo - dice un altro. Così il compare ribatte la veridicità delle sue affermazioni e la cosa si prolunga fino a quando l'infermiera Lucy richiama i bambini all'ordine. - Forza andate a prepararvi, prendete il vostro zaino e mettete dentro un ricambio di vestiti -
I bambini borbottando vanno nelle loro stanze mentre gli adulti si occupano di prendere asciugamani, cibo e acqua.
Iris stava per unirsi al gruppo pronto a partire senza fiatare come suo solito mentre Sandy, la sua unica amica, non aveva chiuso bocca dalla grande notizia.
- Hai mai visto il mare? Secondo te l'acqua è fredda o calda? È vero che la sabbia si infila ovunque? E le onde hanno mai trascinato via qualcuno? - una macchinetta infinita di domande ma anche Iris era curiosa per quanto lo nascondesse bene.
Il viaggio verso la spiaggia fu breve per chi poteva godere della pace e del silenzio non certo per Iris e quei tre poveretti che avevano avuto la sfortuna di accompagnarli.
Si trovava vicino al porto, gli scogli delimitavano la spiaggia e il mare impedendo ai cavalloni generati dalle navi di affogare i bagnanti. Rispetto al porto era un posto pacifico dove gli scaricatori di porto potevano rilassarsi durante la pausa pranzo ma ora non erano nemmeno le 10 e a parte qualche pescatore sugli scogli non c'era nessuno. Pescatori era un parolone visto che andavano lì giusto per passare del tempo a chiacchierare senza mai portare a casa nulla.
Il delirio ebbe inizio. In pochi dimenticheranno quei momenti di terrore. Chiunque racconti questa storia oggi ancora raggela al ricordo di quelle urla. In pochi secondi i bambini erano sparsi ovunque sul bagnasciuga con le loro armi: rastrelli, palette e secchielli. Nel giro di un'ora non c'era zona della spiaggia che non fosse ti vendicata da torri, castelli, ponti, ponti levatoi. L'acqua colonizzata da sub improvvisati e giocatori di schiacciasette incalliti. Dieci bambini che sembravano 100 ma per fortuna era arrivata l'ora del Pranzo.
- VENITE BAMBINI! È L'ORA DI MANGIARE. - Gridò Lucy
Si avvicinarono alla direttrice a piccoli gruppi di due, tre alla volta. Riluttanti a lasciare le loro attività.
Iris che aveva passato la mattina a esplorare la baia con l'incessante ronzio delle domande della sua piccola amica poteva finalmente riposare le orecchie grazie ai panini pazientemente preparati da Lorg.
Il pomeriggio prosegue con le incessanti domande della piccola Sandy e con Iris presa per stanchezza che accenna qualche timida risposta.
L'ora di tornare a casa è arrivata la direttrice e i due accompagnatori trascinano via i bambini, che non smetterebbero mai di giocare se potessero, fino all'orfanotrofio e poi nel letto dove i Iris e la sua nuova amica terminano la loro giornata.