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LADY MERLIN



STORIA DEL PERSONAGGIO

Salve a tutti il mio nome è lady Merlin, ma per gli amici solo Merlin, meno formale. Sono nata e cresciuta nella Foresta Incantata, al confine delle lande degli elfi e degli uomini, terre consacrate e devote alla natura. Sono la più piccola della famiglia, la minore fra quattro sorelle maghe. Mia madre era la Sacerdotessa del nostro villaggio, un piccolo agglomerato di casupole abitate da contadini e gente che non conosceva il richiamo né dell'oro né delle abitudini distruttive delle grandi città. La nostra casa si trovava nel folto della foresta, immersa fra piante e fiori di ogni sorta, avvolte da edere e ravvivata dal volo di farfalle dai colori dell'arcobaleno. Per alcune credenze antiche, la dimora sarebbe stata alla pari di un Eden, dai germogli e frutti sempre in fiore, dall'acqua più pura che abbia mai solcato la Regione. Fin da giovanissima fui avviata allo studio delle rune e del loro potere. Essere la più piccola voleva dire esser bacchettata da quattro persone in una volta, ma allo stesso tempo susseguire una varietà di elementi e nozioni da far invidia a qualsiasi studioso e abitante delle grandi torri e dei castelli delle città principali! La Foresta, d'altronde, custodiva segreti molto più antichi di quelli del mondo degli Uomini, tramandati sia oralmente di Sacerdote in Sacerdote, fino ad arrivare nello scorrer sulla linea del tempo alla mia mamma, sia scritta. Alcune pergamene eran custodite col sangue e rilegate con incantesimi all'interno di grotte e cavità celate all'occhio di qualsiasi curioso... anche se di curiosi, qui, al confine con la terra degli Efli, ne passavano ben pochi... Mi dedicai anche allo studio delle religioni e dei culti, degli antichi Dei e Signore dello spazio del tempo... del flusso... tutto ciò mi appassionava, tanto quanto la bellezza della natura e di tutto ciò che ci circonda... Ho sempre amati gli animali... dai più grandi ai più piccini, dagli insetti ai volatili, di qualsiasi colore e forma. Votai la mia persona al bene, decisi che lo scopo della mia vita sarebbe stato quello di prendermi cura degli esseri viventi, animali e non... Mentre crescevo, e le grazie della natura eran riconoscenti con me tanto quanto le mie cure verso essa, ardeva sempre più focosa in me anche una voglia all'apparenza sopita nella mia casata, quella di conoscere, sempre più, esplorando altri luoghi, visitando, perché no!?, il mondo!!? Cosa c'era oltre la protezione che la Foresta Incantata elargiva? Quali persone avrei potuto incontrare aldilà della barriera magica tessuta dai miei famigliari? Quante altre cose avrei potuto imparare... o insegnare, oltre quella meravigliosa campana di fiori e profumi ancestrali!? C'era solo un modo per scoprirlo, anche se ero ben consapevole che mi sarebbe costato caro: difficilmente chi lascia la Foresta Incantata può farvi ritorno, questo perché il legame d'unione con essa al momento della dipartita si scioglie, in egual modo a quello di due amanti costretti dalle intemperie del cuore a dirsi addio… Fu così, che appena raggiunta la maggior età, presi la mia decisione, all'oscuro dei famigliari, incoscientemente credendo di passare inosservata e non destar rancori. Partii, lo feci una notte illuminata dalle Lune Gemelle piene e ammalianti, corsi veloce, senza voltarmi, senza alcuna lacrima e sospiro… Forse anche le mie sorelle negli anni avevano coltivato il sogno di lasciare quel luogo, non ne avevamo mai parlato, ma io, Merlin, la più piccola di tutte, fui l'unica che ebbe il coraggio di farlo!! Chissà cosa avrebbero pensato quelle tre invidiose l'indomani, hihihi… Per la prima volta nella vita ero stata più adulta e decisa di loro! Durante il mio pellegrinaggio incontrai ogni sorta di razza e popolo della Regione, dai Nordici delle Montagne Settentrionali agli abitanti del deserto, i famigerati Felix, fino a quando un giorno, giunta sull'Isola di Ferro, nel nord-est, ebbi un incontro unico e particolare, uno di quelli che solo gli Halfing, gli umani con sangue intriso della magia elfica come me, possono avere... Il panorama dal promontorio in cui ci trovavamo era mozzafiato, le pianure dorate intessute nei campi di cereali che salivano e scendevano le vallate riflettevano il bagliore del sole contro le pareti delle grandi catene ferrose color carminio, vivide come cuori pulsanti in un isola immersa nella bellezza della natura... Quel luogo mi ricordava tanto casa. Eravamo io, la mia cucciola di pantera, unica compagna di viaggio, ed una famiglia di Antiche Aquile Reali, signore delle Montagne e Delle Correnti dei cieli... "Cerchi avventura, ragazza? Vorresti visitare ogni luogo, porgere l'occhio oltre la linea dell'orizzonte!? Al di là dei confini degli uomini!? Allora, piccola, in quel luogo v'é la persona a cui devi affidarti... Ti farà da amico, da mentore, e da guida..." Mi parlarono di un manipolo di guerrieri capitanato da tale Botark'Lem che solcava i 7 mari in cerca di avventura. Il commodoro possedeva tracce della mia stessa discendenza, a detta loro, tracce della magia che percorreva le vene... Dopo le loro parole presi l'ultima decisione della mia vita fino ad oggi: sarei andata alla Taverna del Drago e sarei diventata un loro membro ufficiale!! Non sarei stata un guerriero come loro, certo, ma avrei portato la mia sapienza e le mie arti! Avrei guadagnato il mio posto alla testa dell'esplorazione!! Io, e la mia piccola pantera, e la ciurma di Botark'lem, alla scoperta del mondo!!! Ero su di giri ed eccitata, talmente tanto che percorsi in poche giornate la distanza fino arrivare alla parte più a sud della costa, a Grosten... Lì li trovai, ed alla loro carovana, alle loro avventure, alla loro magia vitale, mi accodai, con in mano un papiro bianco ancora da srotolare ed una penna, ed un calamaio traboccante, per incidervi tutto l'inchiostro necessario per tessere nel tempo le avventure che avremo vissuto!! Ecco... amici, questa è la mia storia, anzi... questa sarà la nostra storia!!!